martedì 29 luglio 2008

Lezioni di vita

Un mio caro amico mi inviato dei link a YouTube dove ci sono un paio di filmati relativi all'ultima lezione del prof. Randy Pautsch, morto in questi giorni di cancro al pancreas.
E' una straordinaria lezione di vita tenuta da un uomo che sapeva di dover morire, ma che ha deciso di non lasciarsi abbattere e di vivere gli ultimi momenti con gioia e divertimento. Nel corso di questa lezione, impensabile nelle Università italiane, il prof. Pautsch ripercorre la sua vita personale e professionale, traendo delle conclusioni per una migliore qualità della vita. Non parla di governo, di tasse, di ingiustizie, di guerre, ma parla di amore, di comprensione e di assumersi la responsabilità della propria vita: non è un caso che ne parli in questo blog.

E' un vero e proprio inno alla vita, quello di Pautsch, che conclude che una vita migliore dipende solo ed unicamente da noi e riporta alcune straordinarie perle di saggezza. Riferendosi agli ostacoli dice: "Gli ostacoli esistono per un motivo: sono lì per consentirci di capire quanto veramente desideriamo ciò che vogliamo ottenere."

Poi, verso la fine, dà veri e propri suggerimenti di vita che, se a primo acchito possono sembrare banali e risaputi, non fa male tornarci sopra e rifletterci:
1. Essere sinceri
2. Comportarsi in modo etico
3. Dare alle persone che giudichiamo il tempo di mostrare il loro lato migliore
4. Non lamentarsi. Mai!
5. Aiutare gli altri a raggiungere i loro sogni

Non voglio andare oltre e preferisco che sia lo stesso Pautsch a dire la sua.
Se conosci l'inglese, puoi vedere un filmato di oltre un'ora (credimi, ne vale la pena)

http://it.youtube.com/watch?v=ji5_MqicxSo&feature=related

Se, invece, non sai l'inglese, c'è un filmato più corto che riassume quanto sopra ed è sottotitolato in italiano:

http://it.youtube.com/watch?v=k-rEHMic2KY

Prenditi il tempo di guardare l'uno o l'altro dei filmati (se puoi, il primo). Oltre che istruttivi sono pure divertenti.
E quando avrai finito, ti invito a riflettere sulla nostra situazione, sullo scopo di questo blog, che è quello di aiutare quante più persone possibili ad avvicinarsi alla filosofia di vita promossa dal prof. Pautsch, l'unica possibile!

venerdì 25 luglio 2008

Impara la formula magica: "E allora?"

Quando ascoltiamo o vediamo cose negative, la nostra mente ci propone automaticamente delle immagini di possibili conseguenze, cioè in che modo questa notizia avrà ripercussioni sulla nostra vita.
Noi dobbiamo assolutamente evitare di cadere in questa trappola!

Capisco che per qualcuno possa risultare difficile, ma questo è il momento in cui dobbiamo ricordarci di recitare una semplice, ma potentissima formula magica:

"E ALLORA ?"

Cosa vuol dire?

Significa che tutte le volte che ascolti qualcosa di negativo e che ti indispone e/o ti predispone al pessimismo ed al vittimismo, anziché lasciarti abbattere dalle prospettive negative, chiediti semplicemente:
"E allora? In che modo questo può influenzare concretamente la mia vita?"
Hanno scoperto che qualcuno prende le mazzette, che c'è violenza nelle città, che rapiscono bambini, che aumenta il prezzo del petrolio, ecc.
Bene: "E allora? In che modo questo tocca concretamente la mia vita?

D'accordo, non è piacevole sapere che qualcuno ti sta truffando, che potresti essere assalito, che i tuoi figli potrebbero venire rapiti, che ti tocca stare attento a dove vai in auto, ecc.
Ma non è questo il punto!
Il vero punto è: quanto consentirò a queste notizie di cambiare il mio modo di rapportarmi con le persone che mi stanno vicine, con il mio lavoro, coi miei sogni e così via? Se sei preoccupato hai paura, se hai paura diventi ansioso, se sei ansioso diventi scostante, se sei scostante crei conflitti... E tutto questo perché? Se uno prende mazzette, che sia la giustizia ad occuparsene... Già, ma sei poi la giustizia non fa il suo dovere? Allora vorrà dire che ci sarà un truffatore libero, ma (ancora una volta) questo cos'ha a che fare, concretamente, con la mia vita?
Quante sono le possibilità di essere assaliti per strada? Quante persone conosci personalmente che sono state assalite negli ultimi dieci anni? Forse una? Nella peggiore delle ipotesi, due? E tu permetti che un insignificante dato statistico rovini la tua vita?
Sei forse un miliardario che potrebbero rapinarti il figlio?
Aumenta il costo della benzina? Che sia la volta buona che prenderai la bici per fare 200 mt.! Migliora anche la salute!

Con questo non voglio dire che dobbiamo abbassare la guardia sociale e permettere che tutto avvenga con il nostro bene placito. Sto dicendo che la negatività genera senso d'impotenza e che il senso d'impotenza genera paura che, a sua volta, genera immobilità.
Non vedi ciò che sta avvenendo? I media ti dicono che hai il diritto di essere informato affinché tu, da bravo cittadino, possa fare qualcosa in merito. Teoricamente, il ragionamento non fa una piega, ma la realtà è diversa. Tant'è vero che nonostante tutta l'informazione, le trasmissioni TV ed i libri di denuncia che vendono milioni di copie speculando sulla tua paura, cosa sta veramente cambiando nel nostro paese?
Nulla! Ma quel che è peggio, rovina la tua vita aggiungendo senso d'impotenza a senso d'impotenza.

Puoi cambiare tutto questo.
Ascolta pure ciò che sta accadendo nel mondo, ma non lasciare che la negatività avveleni la tua mente. Prendi solo ciò che di positivo ti viene dato ed usalo a tuo vantaggio. E ti dirò di più: evita di ascoltare anche le persone che vengono da te per lamentarsi della loro situazione, perché le persone che ti sono vicine sono ancora più pericolose (anche se non consapevolmente, s'intende). So che sembra cinico, ma qual è l'alternativa? Un tuo amico o un tuo parente ti dice che se la sta passando male, diciamo coi soldi. Tu come ti senti? Puoi farci qualcosa? Probabilmente no. Lui se ne va via con gli stessi problemi di prima, mentre tu hai un problema in più. Ha senso, questo?

Appena senti che qualcuno si sta lamentando, chiedigli subito: "E cosa pensi di fare in proposito? Se posso darti una mano, lo farò volentieri, se mi dici cosa ti aspetti da me."
In questo modo, può succedere una di due cose: la prima è che risponde puntualmente alla tua domanda e ti dice cosa intende fare ed in che modo puoi aiutarlo: se puoi farlo, immagino che lo farai. L'altra cosa è che non sa cosa fare. Quindi o ti chiede un consiglio, e se puoi glielo dai, oppure smette semplicemente di parlarne.
Vedi, non è importante cosa succede. La cosa importante, sia per te che per lui, è che da una situazione negativa (di semplice sfogo) si passa ad una costruttiva, oppure si taglia corto. In ogni caso, l'altra persona rimane con la sensazione che le sei vicina e comincerà a pensare a ciò che può fare, non a ciò che non può fare.

La tecnica del "E allora?" è portentosa e può risolvere molti tuoi problemi d'ansia. Ti dirotta verso ciò che hai di positivo e ti da un senso di potere.
E solo quando hai un senso di potere puoi davvero cambiare le cose, anche a livello sociale.

lunedì 21 luglio 2008

Fermiamo il pessimismo prima che sia troppo tardi!

Da qualche anno a questa parte, in Italia ha preso piede un nuovo gioco: il toto-settembre. Ogni anno, da poco meno di dieci anni, la gente si chiede cosa succederà in autunno, dopo l'intorpidimento estivo, quando le fabbriche ed i negozi riaprono e non si sa bene cosa abbia in serbo la politica e l'economia. Si parla di "autunno caldo" quando si prevedono massicce rivendicazioni sindacali, di nuove finanziarie che tengono tutti col fiato sospeso, della scuola che costa sempre di più e così via.

Quest'anno il toto-settembre è più che mai oscuro e gravido di preoccupazioni. L'economia non sta andando benissimo, ed in più abbiamo lo spauracchio del prezzo del petrolio che non smette di crescere, del fenomeno dei utui subprime che potrebbe toccare anche l'Italia, molti negozi stanno chiudendo bottega e molte aziende stanno fallendo o stanno fortemente ridimensionando il personale. I consumi calano vistosamente e la produzione stenta, mentre la politica continua a parlare di cose di cui al cittadino non frega assolutamente niente, lasciandolo sempre di più con la sensazione di non poter far niente per cambiare le cose.

La gente ha paura e non crede più nel futuro. E niente, né corruzione, né malavita, né criminalità, né malgoverno, né casta... niente è più deleterio della perdita di fiducia nel futuro e dobbiamo fare qualcosa per cambiare questo stato di cose. La politica non cambierà, l'economia mondiale seguirà il suo corso, il prezzo del petrolio continuerà probabilmente a salire senza che noi si possa fare nulla a riguardo di tutto questo. L'unica cosa che abbiamo il potere di fare è cambiare il nostro approccio alla realtà, ossia di capire come reagire a tutto questo in modo che torni a nostro vantaggio.

E la realtà è che non sta succedendo niente di così grave, alla fine
. Mi rendo conto che si tratta di un'affermazione forte ed apparentemente incosciente, ma le cose stanno così. L'economia sta rallentando, non sta crollando. La criminalità non sta crescendo, alla fine, la sanità non sta andando peggio. L'intero mondo si sta riassestando ed è normale che ci sia qualche piccolo tremore, qua e là, ma non vi sono meno opportunità e ricchezza di prima, anzi! Quello che sta cambiando, in peggio, è la crescente sensibilità, complice i media, verso queste cose da parte dei cittadini ed è qui che dobbiamo intervenire.

La mia intenzione, ed il mio impegno, è quello di dare il mio personale contributo affinché cresca nelle persone una maggiore consapevolezza di ciò che possono fare per migliorare la loro vita, che si sviluppi in loro una cultura dell'abbondanza che faccia loro vedere le tante opportunità che possono sfruttare, che ricomincino a provare fiducia per il futuro proprio e dei propri figli. Non è utopia: tutto questo è altrettanto vero quanto è vera l'immondizia che stanno cercando di propinarci ogni giorno attraverso la TV e i giornali. E' solo una questione di scelta.

E per arrivare a questo occorre, però, fare qualche piccola modifica nelle nostre abitudini quotidiane:

1. Informarsi il minimo possibile per sapere cosa sta accadendo nel nostro paese e nel mondo . Tutto il resto è ininfluente. Lascia perdere i programmi di approfondimento ed i libri di denuncia: non fanno altro che aumentare il tuo senso d'impotenza e la sfiducia. Non dovremmo conoscere la verità, allora? Certo, ma solo se poi fai qualcosa in proposito. Sapere cosa succede e poi non fare nulla e lamentarti coi soliti "come si fa a andare avanti così?" non fa che aumentare la tua ansia. Se non sei ancora pronto ad agire, non avvelenare la tua mente con inutile negatività. Sapere che i governanti sono corrotti ti fa stare bene? Intendi fare qualcosa a riguardo? Può sembrare un nascondere la testa sotto la sabbia, ma questo è esattamente quello che stai facendo quando focalizzi tutto la tua attenzione sull'immondizia anziché sulle opportunità.

2. Limita le distrazioni. Avere dei passatempo va benissimo, anzi (poi ne parlerò). Accertati solo che quel passatempo non occupi i tuoi pensieri quando dovresti fare altro. Se sei un tifoso, ad esempio, non dedichi solamente quell'ora e mezza alla partita domenicale, ma entri nel vortice dei commenti e dei controcommenti quotidiani, spendi tempo con la Gazzetta dello Sport e ti prepari alla prossima partita. Questo migliora la tua vita? Ti fa ottenere quello che vuoi veramente o ti serve solo per distrarti dai tuoi autentici obiettivi (ammesso che tu ne abbia)? E come il calcio, ci sono molte altre droghe...

3. Passa più tempo con la tua famiglia
. La tua famiglia è il luogo dove puoi rigenerare le tue energie. Non è stando più ore al lavoro per compensare il minore fatturato che risolverai la tua situazione. Non pensare solamente alle TUE esigenze. La tua famiglia ha bisogno di te come tu hai bisogno di lei. Giocare di più coi tuoi figli o seguire i loro interessi ti fa uscire dal tuo guscio di preoccupazioni e ti rigenera, lasciando maggiore spazio alla tua creatività. Poiché le cose sono più difficili quest'anno dell'anno scorso, forse stai lavorando di più... Bene: stai fatturando anche di più? Sono certo che non è così... e allora a che serve?

4. Fai le cose che vorresti fare, ma che hai paura di fare per timore di togliere del tempo al tuo lavoro
. Si torna ai passatempi. Se vuoi avere maggiore controllo della tua vita, devi creare gli eventi, non subirli... Abbrutirti sul lavoro e sacrificare i momenti di relax è segno di passività e non stai dando nulla di valido al tuo lavoro. Se quando lavori sei totalmente focalizzato su quello che stai facendo, produci meglio, di più e puoi permetterti di lavorare dalle due alle quattro ore in meno al giorno per dedicarti ad altro. Non devi credermi: provalo.

5. Investi tempo (e, se necessario, denaro) nella tua crescita
. Può sembrare che stia portando acqua al mio mulino, ma se non credessi fermamente in questa abitudine farei un altro lavoro, ti pare? Finché restiamo nel livello in cui ci troviamo, nemmeno il livello della nostra vita cambierà: questa è una legge della natura! Puoi raddoppiare le tue ore di lavoro, cambiare mestieri, cercare nuovi clienti... puoi fare quello che vuoi, ma se non cambi il tuo approccio alla realtà, non succederà nulla di concreto nella tua vita. Dedica più tempo alla lettura di saggi che riguardano la crescita personale e/o spirituale e, ogni tanto, partecipa a qualche corso (non necessariamente, o non solo, di Carli) che ti aiuti nella tua crescita. Rinuncia ad un paio di scarpe o ad una gita, se devi, ma non barattare l'essenza della tua vita con cose inutili.

Questi sono i punti più importanti, ma ce ne sono anche altri.

Condividi i tuoi punti di vista su questo blog. Invia questo link ed il materiale che ti invierò a tutti quelli che puoi. Abbiamo il dovere di innalzare il livello di coscienza delle persone se vogliamo migliorare la nostra condizione sociale e quella del nostro paese. Ho solo gettato un piccolo sasso: aiutami a trasformarlo in un macigno se anche tu sei del mio stesso parere. Non sarà facile, ma insieme possiamo farcela.