venerdì 25 luglio 2008

Impara la formula magica: "E allora?"

Quando ascoltiamo o vediamo cose negative, la nostra mente ci propone automaticamente delle immagini di possibili conseguenze, cioè in che modo questa notizia avrà ripercussioni sulla nostra vita.
Noi dobbiamo assolutamente evitare di cadere in questa trappola!

Capisco che per qualcuno possa risultare difficile, ma questo è il momento in cui dobbiamo ricordarci di recitare una semplice, ma potentissima formula magica:

"E ALLORA ?"

Cosa vuol dire?

Significa che tutte le volte che ascolti qualcosa di negativo e che ti indispone e/o ti predispone al pessimismo ed al vittimismo, anziché lasciarti abbattere dalle prospettive negative, chiediti semplicemente:
"E allora? In che modo questo può influenzare concretamente la mia vita?"
Hanno scoperto che qualcuno prende le mazzette, che c'è violenza nelle città, che rapiscono bambini, che aumenta il prezzo del petrolio, ecc.
Bene: "E allora? In che modo questo tocca concretamente la mia vita?

D'accordo, non è piacevole sapere che qualcuno ti sta truffando, che potresti essere assalito, che i tuoi figli potrebbero venire rapiti, che ti tocca stare attento a dove vai in auto, ecc.
Ma non è questo il punto!
Il vero punto è: quanto consentirò a queste notizie di cambiare il mio modo di rapportarmi con le persone che mi stanno vicine, con il mio lavoro, coi miei sogni e così via? Se sei preoccupato hai paura, se hai paura diventi ansioso, se sei ansioso diventi scostante, se sei scostante crei conflitti... E tutto questo perché? Se uno prende mazzette, che sia la giustizia ad occuparsene... Già, ma sei poi la giustizia non fa il suo dovere? Allora vorrà dire che ci sarà un truffatore libero, ma (ancora una volta) questo cos'ha a che fare, concretamente, con la mia vita?
Quante sono le possibilità di essere assaliti per strada? Quante persone conosci personalmente che sono state assalite negli ultimi dieci anni? Forse una? Nella peggiore delle ipotesi, due? E tu permetti che un insignificante dato statistico rovini la tua vita?
Sei forse un miliardario che potrebbero rapinarti il figlio?
Aumenta il costo della benzina? Che sia la volta buona che prenderai la bici per fare 200 mt.! Migliora anche la salute!

Con questo non voglio dire che dobbiamo abbassare la guardia sociale e permettere che tutto avvenga con il nostro bene placito. Sto dicendo che la negatività genera senso d'impotenza e che il senso d'impotenza genera paura che, a sua volta, genera immobilità.
Non vedi ciò che sta avvenendo? I media ti dicono che hai il diritto di essere informato affinché tu, da bravo cittadino, possa fare qualcosa in merito. Teoricamente, il ragionamento non fa una piega, ma la realtà è diversa. Tant'è vero che nonostante tutta l'informazione, le trasmissioni TV ed i libri di denuncia che vendono milioni di copie speculando sulla tua paura, cosa sta veramente cambiando nel nostro paese?
Nulla! Ma quel che è peggio, rovina la tua vita aggiungendo senso d'impotenza a senso d'impotenza.

Puoi cambiare tutto questo.
Ascolta pure ciò che sta accadendo nel mondo, ma non lasciare che la negatività avveleni la tua mente. Prendi solo ciò che di positivo ti viene dato ed usalo a tuo vantaggio. E ti dirò di più: evita di ascoltare anche le persone che vengono da te per lamentarsi della loro situazione, perché le persone che ti sono vicine sono ancora più pericolose (anche se non consapevolmente, s'intende). So che sembra cinico, ma qual è l'alternativa? Un tuo amico o un tuo parente ti dice che se la sta passando male, diciamo coi soldi. Tu come ti senti? Puoi farci qualcosa? Probabilmente no. Lui se ne va via con gli stessi problemi di prima, mentre tu hai un problema in più. Ha senso, questo?

Appena senti che qualcuno si sta lamentando, chiedigli subito: "E cosa pensi di fare in proposito? Se posso darti una mano, lo farò volentieri, se mi dici cosa ti aspetti da me."
In questo modo, può succedere una di due cose: la prima è che risponde puntualmente alla tua domanda e ti dice cosa intende fare ed in che modo puoi aiutarlo: se puoi farlo, immagino che lo farai. L'altra cosa è che non sa cosa fare. Quindi o ti chiede un consiglio, e se puoi glielo dai, oppure smette semplicemente di parlarne.
Vedi, non è importante cosa succede. La cosa importante, sia per te che per lui, è che da una situazione negativa (di semplice sfogo) si passa ad una costruttiva, oppure si taglia corto. In ogni caso, l'altra persona rimane con la sensazione che le sei vicina e comincerà a pensare a ciò che può fare, non a ciò che non può fare.

La tecnica del "E allora?" è portentosa e può risolvere molti tuoi problemi d'ansia. Ti dirotta verso ciò che hai di positivo e ti da un senso di potere.
E solo quando hai un senso di potere puoi davvero cambiare le cose, anche a livello sociale.

4 commenti:

Andrea M. ha detto...

Ciao Ale, concordo pienamente e sinceramente mi vien da pensare: ma quanta ENERGIA certe persone indirizzano verso il cercare una risoluzione di questi "problemi" che il più delle volte sono lontani da noi e poco tangibili?? Forse avere delle scusanti utilizzando questi luoghi comuni dà una risposta veloce e completa alla nostra insicurezza di fondo ... Pensa a quanti progetti potremmo lavorare incanalando le nostre forze verso cose più concrete !!! Io mi impegno in tal senso.

Unknown ha detto...

Ciao Ale , mi ero ripromesso di darti un feedback positivo per questa iniziativa , ed eccomi qua. Sono perfettamente d'accordo con te su tutti i punti , ti dirò che io sto passando uno dei periodi migliori della mia vita , concentrandomi su pensieri e soprattutto emozioni di prosperità e abbondanza.
Uno dei miei business sta perdendo qualche colpo ma le altre situazioni che ho messo in piedi stanno andando a mille , perciò bilancio assolutamente positivo. Un consiglio per tutti gli amici in rete : Ingrediente non unico ma fondamentale "alle 20 di ogni sera evitare rigorosamente i TG .........." Perchè ? Ad esempio,nel triveneto nell'ultimo anno sono aumentati i depositi bancari del 13% (parliamo di molti miliardi di euro in più).
Risultato : il terrorismo mediatico sta immobilizzando i capitali.
Ogni commento è superfluo..
Grazie a tutti.
Gabriele

Alessandro Carli ha detto...

Sono d'accordo con te, Andrea, che spesso il rivolgersi all'esterno è solo una scusa per non affrontare problematiche "interiori".
Dare la colpa a governo e situazione economica è una facile via d'uscita per evitare di pensare a come contribuire attivamente al miglioramento della propria qualità di vita ed alla società.
Gabriele fornisce dati concreti per dimostrare che la paura porta al congelamento di liquidità che potrebbe essere utilizzata altrimenti.
In altre parole, ci stiamo facendo male da soli, con l'aiuto di questa pseudo-informazione.
La prossima volta parlerò di causa ed effetto...

massimo ha detto...

l'ultima cosa che mi ha detto Baba Bedi è stata.
"Dai Forza alle Tue Idee".
Parla poco è vero, ma dice molto.
Ciao Ale