giovedì 30 ottobre 2008

La guerra interiore

Nella precedente "Messa a punto" sullo stress, avevo parlato di stress positivo, cioè quello fisico, e di stress negativo, cioè quello emotivo. Oggi vorrei parlare un pò più di quest'ultimo, perché è quello che dà i maggiori problemi.
L'altra volta dicevo che lo stress è il risultato di un processo di adattamento ad una situazione e questo vale sia a livello fisico che emotivo. Tuttavia, lo stress veramente cattivo è unicamente a livello emotivo ed è quello che scaturisce dai propri conflitti interiori.
Uno stress emotivo semplice, sebbene intenso, è solitamente legato ad uno specifico episodio (matrimonio, divorzio, morte di un caro, trasloco, ecc.) e, con un periodo più o meno lungo di riposo, dovrebbe risolversi. I conflitti interiori, invece, perdurano nel tempo, sfibrano i sistemi di compensazione del nostro organismo ed intaccano il nostro sistema immunitario, con conseguente deterioramento della qualità della nostra vita.
Tali conflitti interiori sono sostanzialmente dovuti al:
1. Subire una situazione non voluta
2. Non avere il controllo su una situazione
3. Reprimere le proprie emozioni
4. Agire in modo non etico (o secondo la propria coscienza)
5. Mancanza di amore o di riconoscimento dalle persone importanti
Ci sono molte altre situazioni stressogene, ma queste sono certamente le più comuni e se ti trovi in una di queste, devi risolverle. Molte di queste situazioni non possono essere risolte da te, perché effettivamente fuori dal tuo controllo. In tal caso, devi cambiare il tuo modo di approcciarti al problema, di vederlo sotto lenti diverse.

3 commenti:

Unknown ha detto...

Condivido pienamente!
A volte non abbiamo il coraggio di cambiare una situazione che "ci sta spegnendo" perchè pensiamo che una reazione potrebbe creare tensioni... Non c'è niente di più stupido. Rimanere immobili è come accettare la nostra disfatta, e alla fine le tensioni saranno sempre più gravi (depressione, ansia, tristezza, incapacità, disagio, inadeguatezza, ecc.) con risultati sicuramente peggiori per tutti i coinvolti. Personalmente un pò di tempo per fare chiarezza bisogna concederselo, ma la stagnazione non serve a nessuno, fa del male a noi e a coloro a che ci circondano.

"Il mondo non ci appare per quel che realmente è, ma per quel che realmente siamo"

Alessandro Carli ha detto...

Grazie, Alessio, per il tuo contributo che aggiunge il concetto importante di prendersi anche un pò di tempo, ma in modo dinamico. Grazie anche per il bellissimo aforisma

Anonimo ha detto...

good start